Fu dopo l’avvento del
primo statuto che la Commissione viene contattata da importanti società per l’estrazione
del marmo.
Tali società, durante una riunione, promisero: “se date a noi in concessione le vostre proprietà, avrete il lavoro qui, nel vostro paese e nessuno avrà più bisogno di emigrare nei paesi lontani” Promessa che non venne mai mantenuta Successivamente in data 10/01/1903 con atto rogato dal notaio Tommaso Botti vennero concessi alla società Bertoli Giuseppe degli appezzamenti di terreno nelle località denominate Bevice-Catino-Rotaia e Mosceta. Nello stesso anno vennero stipulati altri contratti con altre società sempre inerenti all’estrazione del marmo e minerali. In data 4/07/1903 fu redatta la concessione, forse la più importante a livello storico, con la società marmifera Nord Carrara con sede legale in Roma. Dal giorno 09/07/1907 la società Nord Carrara cede la concessione alla società La Vesilia. Questa concessione riguarda la zona denominata Tavolini-Pioto dai Tigli-Monte Corchia. Perché la più importante? La società La Versilia si era presa l’impegno di sfruttare i terreni loro concessi, cosa che non è avvenuta per la zona dei Tavolini. La commissione in carica in quel periodo formata da nobilissime e onestissime persone, si prese a cuore la situazione e, riuniti in data 07/07/1951 in assemblea generale, i soci della Comunione dei Beni decisero di fare causa alla suddetta società per il riscatto dei Beni. |