Neri Sem

L'uomo

Non passava inosservato. Lo sguardo, inevitabilmente cadeva su di lui. La sua persona alta, il suo viso dai tratti asciutti, il suo sguardo penetrante, il suo modo di fare e di parlare schietto ti faceva capire che avevi davanti una persona di indubbia moralità. Molto probabilmente era un discendente di Liguri Apuani oppure chissà, di Longobardi.
Neri Sem, nato nel lontano 1908 a Levigliani da una famiglia di pastori. Il padre Augusto e la madre Barsottini Balduina possedevano un alpeggio nella zona di Puntato, località Sciortini, dove durante il periodo estivo, il piccolo Sem trascorreva le giornate insieme ai fratelli badando al gregge. Durante l’inverno, a causa della neve e delle avverse condizioni meteorologiche, la famiglia si trasferiva nella piana della Versilia, nella zona dove si trova il lago di Porta. Forse è già in questo periodo che dentro di lui comincia a nascere qualcosa in favore del suo paese e del suo maestoso monte Corchia, vedendo la troppa differenza che passava dalla zona di Puntato alla residenza invernale, terra malsana a causa della malaria. Negli anni precedenti la seconda guerra mondiale oltre al mestiere di pastore, si dedicò come tanti altri compaesani al lavoro del carbonaio cioè tagliava nelle macchie di puntato la legna che poi sarebbe divenuta carbone, combustibile molto apprezzato in quel periodo. Durante la seconda guerra mondiale lavorò in Germania alla costruzione dell’arsenale bellico del terzo Reich. Finita la guerra e tornato al suo paese continuo il mestiere del padre facendo il pastore tra Levigliani e le campagne pisane. In seguito si dedico alla vendita dei panni e indumenti continuando tale mestiere fino alla pensione.
Negli ultimi anni si era ritirato a Pietrasanta dalla figlia dove si è spento all’età di 92 anni il giorno 02-08-2000.

Il ruolo nella Commissione

Il 21-03-1950 a Levigliani era indetta l’adunanza generale per il rinnovo delle cariche per amministrare i Beni Comuni. Sem mi ha raccontato che quella sera, come molti altri compaesani dopo il voto è tornato alla propria abitazione e prima di addormentarsi senti delle voci fuori nella strada che dicevano “lo svegliamo ora oppure aspettiamo domani per dirgli che è stato nominato presidente della Commissione Amministratrice dei Beni Comuni”?

Dopo circa un anno di lavoro, in seno alla Commissione con l’aiuto importante dei consiglieri e dell’amico nonché segretario Mario Neri, il giorno 28-12-1950 per mezzo dell’avvocato Eumene Fontana fu iniziata una causa contro la Società “La Versilia”. Per avere più forza e autorevolezza fu chiesto ai comproprietari dei beni comuni di Levigliani riuniti in Assemblea Generale, di intraprendere per vie legali il riscatto delle zone alte del maestoso Monte Corchia e precisamente quello nella valle dei tavolini, dato in affitto perpetuo dai nostri avi nel 1903 alla società Nord-Carrara ora Società “La Versilia”, causa il non rispetto delle condizioni stabilite dal contratto.

Vorrei sottolineare e rimarcare a questo punto una cosa, è bene che tutti sappiano e che nessuno dimentichi mai che è stato solo merito suo e della sua commissione che a Levigliani è iniziato un periodo di benessere in quanto la maggior parte delle famiglie ha potuto lavorare fino ai giorni nostri non da servo, ma da padrone sulla proprietà acquistata dai nostri avi nel lontano 1794.

Sem si dimise dal ruolo di Presidente dei Beni Comuni il giorno 31-11-1993 e nello stesso momento la nuova Commissione ha votato perchè gli fosse conferita l’onoreficenza a Presidente Onorario.

dal racconto di Stefano Fornari

Sem dedicò 43 anni della sua vita al servizio della Commissione e della Comunione dei Beni, 43 anni di cui 40 da Presidente.