1960-94 Riscatto della valle del Piastraio

Al confine con i Beni Comuni si trovava la proprietà della Società “La Versilia” e per la ragione sempre impellente di trovare migliori filoni di marmo, questa si appropriò indebitamente di una parte dei beni comuni. Ancora una volta, l’allora Commissione dei Beni Comuni si mise in moto per far valere le proprie ragioni. La conseguenza fu quella di tornare ancora una volta sui banchi del tribunale. Eravamo intorno agli anni 60 quando si iniziarono le prime verifiche sulle carte topografiche con risultati poco soddisfacenti. Il giorno 25-08-1965 la Commissione nominò come suo tecnico il Geometra Alessandro Moisè, che con l’aiuto di varie persone di Levigliani iniziò le misurazioni sul Monte Corchia arrivando alla conclusione che effettivamente la Società “La Versilia” si era impossessata di terre altrui. Naturalmente la parte avversa cercò di contrastare la tesi di Moisè, fornendo al tribunale montagne di carta in modo da rimandare il più possibile la sentenza definitiva.
Con la nomina da parte del tribunale di due tecnici, il Geometra Rigoletto Buonvicini e il Generale Carlo Traversi, nel XXXX, si arrivò ancora una volta, alla conclusione della causa presso il tribunale di Lucca a favore dei Beni Comuni.
La Commissione di allora, dopo lunghe ed estenuanti discussione propose all’Assemblea Generale il 13-11-1993, per evitare ulteriori spese processuali per appelo e cassazione, di mediare con la controparte e trovare un accordo per concludere i dissapori e trovare una soluzione immediata e soddisfacente per entrambe le parti. Lo scopo da parte della Commissione fu quello di appianare le divergenze quanto prima per poter tornare a lavorare con un unica Cooperativa Leviglianese sul Monte Corchia.